Ambito di Ricerca:L'aspetto del territorio e del centro abitato
Polizzi Generosa_1
foto di Peter Macaluso
foto di Pamela Zafarana
stemma di Polizzi
(....) Polizzi Generosa, una delle antiche città demaniali della Sicilia, distesa su un colle alto 917 metri dal quale lo sguardo si posa su un ampio e intenso paesaggio formato dai contrafforti delle Madonie e da vallate dominate dal verde dei noccioleti. Per questa sua incantevole posizione geografica è certamente la base di partenza ideale per la visita al parco delle Madonie e per le stazioni sciistiche invernali di Piano Battaglia. (...)
(...) A partire dall'undicesimo secolo la storia di Polizzi si intreccia con quella della conquista e della dominazione normanna. Il conte Ruggero, conquistato il paese intorno al 1071, lo trasformò da modesto casale in un'importante insediamento fortificato che ebbe il suo maggior punto di forza nel "Castellazzo". Nella vallata sottostante ebbe luogo uno scontro tra milizie normanne e arabe che portò alla disfatta di queste ultime. Da allora, secondo alcuni storici, questo luogo prese il nome di "Piano della Battaglia". Del castello, come scrive M. G. Montalbano, "ne fa menzione Idrisi, storico arabo del XII sec., che ne sottolinea la posizione eminente e il territorio ricco di campi da seminare e fertili terreni". Esso costituì il primo nucleo abitativo attorno al quale si costituì il borgo medievale. Attualmente, nonostante il degrado in cui si trova, è ancora possibile identificarne l'arca, sebbene sia stata in parte occupata dal Palazzo Gagliardo. Di esso e dell'antico abitato di Polizzi ci si può fare una idea più precisa osservando la tela dello "Zoppo di Gangi" nella pala d'altare del "Collegio di Maria", raffigurante il patrocinio di S. Gandolfo (1620). Il castello fu residenza della contessa Adelasia, assegnataria del feudo di Polizzi, che diede un consistente impulso allo sviluppo urbanistico della città legato alla crescita della popolazione grazie anche alla venuta di famiglie dal nord. Il suo rapido sviluppo la portò ad essere inclusa tra le città demaniali della Sicilia, divenne cioè¨ una città regia, centro di prestigio rispetto all'agglomerato feudale, con privilegi e prerogative, dominante su un vasto territorio (quello di Polizzi era di kmq. 134,33, con solo 7300 abitanti). Come tutte le città demaniali essa si fregiò di un'appellativo datole da un monarca per meriti speciali (il patronomico " Generosa" fu concesso a Polizzi da Federico II nel 1234); possiede le reliquie dei santo patrono (S. Gandolfo) ed un gran numero di chiese e conventi, oggi in gran parte spariti o in rovina, come il monastero e la chiesa di S. Francesco, il più antico della città. Polizzi città demaniale occupava il ventunesimo posto nel Parlamento, aveva un proprio blasone formato da un campo aureo con sette rose sormontate dall'aquila imperiale, rappresentanti i sette feudi di cui era costituita la città.(...)
- dall'art. "Un passato da Rinascimento" del nr. 95 della rivista frecciaverde-