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retaggio delle genti.com. divulgazione culturale su particolari aspetti di località e di vissuta umanità.
 
Comunità . Località: ALIA (Sicilia)
Ambito di Ricerca:Aspetti sociali, in genere:::

ALIA, PER ME...!
 

Alia per me...

 

Chissà quanta gente è vissuta o stia vivendo lontana dal proprio paese natio, custodendo di

esso,  nel cuore e nella mente sentimenti di rabbia o di nostalgia o di amore.

 

Io, per la mia Alia, provo a descrivere quelli belli; degli altri se ne potrebbe fare un elenco, ma la

tristezza, una volta provata, non giova più ricordarla.

 

Ci si ricorda, invece, con grande benevolenza e nostalgia, delle sue diverse caratteristiche:

l’aspetto del territorio (la campagna, le strade, le case, le chiese..), le attività lavorative, legate

sia all’agricoltura e alla pastorizia e all’artigianato, le tradizioni sociali e religiose, le fisionomie di

parenti, conoscenti o semplicemente di residenti sconosciuti.

 

Ci si ricorda degli odori :

 

- l’odore del mosto nel periodo della vendemmia; l’odore della salsa di pomodoro, preparata per

essere conservata per tutto l’anno; l’odore intenso dei fiori e di alcune erbe spontanee, nel

periodo primaverile; l’odore delle stoppie, nella campagna dove è stato mietuto il grano; e poi

tutti gli altri odori delle specialità gastronomiche, che passando per le vie si potevano e forse

ancora si possono sentire.

 

- l’odore delle pietanze e dei dolci nei preparativi familiari per le feste, al tempo delle più

importanti ricorrenze;

 

Ci si ricorda delle umane manifestazioni :

 

- del fervore religioso, sentito o meno, che alimentava atteggiamenti di bontà verso il prossimo;

 

- dei rapporti personali, ravvicinati o no, che s'intrecciavano con amici, parenti e vicini di casa;

 

- di come si lavorava, di come ci si vestiva, di come e cosa si mangiava, di come si passava il

tempo libero, di come si cresceva e si passavano le stagioni della vita e dei diversi ruoli giocati

dall’uomo e dalla donna in contesti familiari e sociali.

 

- della dignità delle persone, soprattutto di quelle più svantaggiate, che, dal coraggio e dalla

serenità di fede, traevano in ogni caso, spunto per " cavarsela" da soli con fatica;

 

- di quelle persone che, di necessità facendo virtù, s'inventavano  nuovi lavori e perfino

competenze magistrali;

 

- del pudore e della riservatezza, in genere, ad esprimere sentimenti di amore tra conoscenti ed

amici dell'altro sesso;

 

- delle cosiddette "scampagnate" di amici, famiglie o gruppi, a contatto con la natura , nei dintorni

del paese, allietati da musica e canti popolari;

 

- del coraggioso spirito innovativo di parte della Gioventù locale degli anni '60, di nuova mentalità

, ad aprire una breccia pseudo laica di aggregazione socio culturale;

 

- dell'intimo piacere, dopo breve o lunga assenza, di rivedere, in presenza, il proprio paese

trasognato dalla pura fantasia;

 

- delle proprie radici, fatte di voci, di suoni, di univoche cadenze espressive, di abbracci scontati

come di altri spontanei ed improvvisati;

 

- del ritrovare, alla vista e al tocco di vecchi utensili e manufatti, emozioni sensoriali di sorpresa e

dolce malinconia per i tempi passati;

 

- del piacere nel risentire accenti memorabili di parlata locale e del loro raffronto con quelli, propri

di diverso linguaggio altrove acquisito;

 

- di altro dir non so, perché questi sentimenti forse non sono più di attualità, ora che di anni, tanti

ne son passati e pochi sono i riscontri dal vivo da me, effettuati;

 

- suppongo, però, che degli aliesi sia di ieri che di oggi delle costanti ci siano sempre state:

 

- l'una è il coraggio, indispensabile chiave, ieri come oggi, per aprire la porta alla realizzazione

di sé ovunque, in Italia e nel Mondo; l'altra è l' amore filiale ad un territorio d'origine che dura,

con dedizione sentimentale, per tutta la vita.

 

Romualdo G.

  

 

     
 
Edizione RodAlia - 27/04/2025
 
     
 
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